“Prima le mamme e i bambini” è la parola d’ordine di un intervento in Africa che coinvolge 4 ospedali, 22 centri di salute periferici e si rivolge a una popolazione di 1.300.000 abitanti. L’obiettivo è raddoppiare in cinque anni il numero dei parti assistiti, arrivando progressivamente a 125.000 parti negli ospedali e nei distretti di riferimento di Chiulo in Angola, Wolisso in Etiopia, Aber in Uganda e Tosamaganga in Tanzania. Una sfida strategica per continuare a combattere la mortalità materna e infantile, tra i grandi Obiettivi del Millennio stabiliti dalle Nazioni Unite. Un progetto ambizioso che è partito con il sostegno di quattro fondazioni bancarie (Fondazione Cariparo, Fondazione Cariverona, Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo) e che ha raccolto un vasto consenso e un forte incoraggiamento da parte di molte istituzioni africane, Chiesa Cattolica, Governo italiano, agenzie sanitarie internazionali, enti locali e professionali, società civile.
Il 16 novembre alle 9.45, all’Università Cattolica di Milano, in Largo Gemelli n.1, saranno presentati i dati del secondo anno di attività, mettendo al centro soprattutto le storie e i protagonisti, le voci e i volti di chi ogni giorno opera sul campo e che in due anni di progetto ha assistito 83.986 mamme e i loro bambini, e ha effettuato 41.993 parti assistiti nei quattro ospedali e nei distretti di riferimento, di cui 3.180 parti cesarei. Resta molto da fare, ma con un incremento del 7% rispetto ai numeri del primo anno, il traguardo dei 125.000 parti è più vicino.

