Luoghi Comuni Festival compie quattro anni e si presenta a Bergamo dall’1 al 4 marzo 2012 con forme e obiettivi rinnovati. Da quest’anno il festival diventa itinerante, con un ricco programma dedicato alle arti dal vivo (teatro, danza, performance) nelle province lombarde dove operano le realtà del Progetto Etre di Fondazione Cariplo, concentrandosi ogni volta su una città chiave del panorama regionale. Si struttura come un modello esemplificativo del lavoro delle residenze sui territori e dell’azione di Associazione Etre, con il coinvolgimento di compagnie ed operatori da tutta Europa.

Un festival che intende costituire innanzitutto un’occasione di confronto e di incontro con il territorio, con la collettività che lo abita, uno spazio di apertura della città ad esperienze vive e diverse, capace di creare il tempo per la riscrittura di un codice condiviso. Il teatro come luogo dove si costruisce un linguaggio, ci si affronta e si dibatte, si riunisce una comunità.

L’edizione 2012 di Luoghi Comuni Festival articola il suo programma in ben 9 spazi, fra luoghi di spettacolo, luoghi deputati al confronto, spazi di relax e di incontro. Oltre agli spettacoli delle compagnie di Etre, saranno presenti con i loro lavori alcune delle compagnie straniere partner: Galata Perform (Turchia), Sin Culture Center (Ungheria) e Scottish Dance Theatre (Regno Unito). Un asse portante della programmazione saranno gli incontri e meeting fra operatori culturali ed esperti del settore, che alterneranno temi specificatamente dedicati ad addetti ai lavori a temi dal taglio più divulgativo.

www.luoghicomunifestival.com/2012

Foto: Paola Pansini

CON QUALI PROSPETTIVE SI APRE IL NUOVO ANNO DI ATTIVITA’?

QUALI SONO GLI OBIETTIVI IN TERMINI DI HOUSING SOCIALE?

QUALI SONO STATI I RISULTATI OTTENUTI NEL SETTORE DELLA CULTURA?

QUAL E’ L’AUSPICIO PER LE ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE?

 

 

 

Responsabile Unità Strategica per la Filantropia

Il Distretto Culturale di Valle Camonica, il primo nato nell’ambito del progetto Distretti culturali di Fondazione Cariplo, si è aggiudicato la partecipazione ad un appuntamento di grande rilievo nazionale. Sabato 25 febbraio il Distretto debutterà all’incontro del FAI, dal titolo “Incidere per un ruolo collettivo del cittadino italiano.”

Il Fondo Ambientale Italiano ha infatti promosso tre giornate, il 24-25-26 febbraio a Milano, che coinvolgeranno personalità di altissimo profilo del settore culturale, accademico e istituzionale per discutere sul tema dei Beni Culturali: dalla tutela storica e ambientale alla valorizzazione del paesaggio, dal rapporto fra economia e turismo al ruolo dei giovani come ponte per il futuro. Il dott. Sergio Cotti Piccinelli, direttore del Distretto Culturale di Valle Camonica, nella mattinata del 25 febbraio interverrà in rappresentanza dell’istituto camuno sul tema “Incidere, per un turismo locale e diffuso.” Sarà l’occasione per sottoporre a livello nazionale l’esperienza pilota del Distretto Culturale in Valle Camonica nell’ambito della promozione, valorizzazione e sostegno di progetti culturali e turistici ad ampio raggio.

All’incontro di sabato saranno presenti oltre 300 delegati FAI provenienti da tutta Italia, allo scopo di acquisire nuove esperienze e attivare un tavolo di confronto.

Il programma dei lavori (CONVEGNO AD INVITO)

L’esperienza vissuta con Renato Dulbecco, scomparso il 20 febbraio all’età di 98 anni, è stata per Fondazione Cariplo unica ed eccezionale da diversi punti di vista. Il professore, Premio Nobel per la medicina nel 1975, ha fatto parte del board della Fondazione dal dicembre 2000 a luglio 2006 (si dimise per la difficoltà a partecipare agli incontri, vivendo negli Stati Uniti), come membro della Commissione Centrale di Beneficenza, l’organo che detta le linee strategiche degli interventi filantropici. Con la sua partecipazione alle riunioni della Commissione ha sempre rappresentato un elemento di stimolo per i colleghi, sia dal punto di vista contenutistico che sul fronte metodologico.

Dal suo approccio e dal suo rigore è nato il grande Progetto NOBEL di Fondazione Cariplo, che in origine veniva chiamato proprio Progetto Dulbecco: fu lo stesso professore, in linea con il suo modo di essere, caratterizzato da sobrietà e modestia, a chiedere un’intitolazione meno personalizzata: nacque dunque il progetto N.O.B.EL – Network Operativo per la Biomedicina di Eccellenza in Lombardia. L’iniziativa, triennale, con un impegno di 12 milioni di euro da parte di Fondazione Cariplo, ha posto le basi per la creazione di un ambiente idoneo alla ricerca, in grado di stimolare la crescita professionale di giovani scienziati, che trarranno vantaggio dalla condivisione di sofisticate dotazioni di laboratorio e dalla collaborazione tra diversi gruppi di ricerca. Tali requisiti, infatti, appaiono strategici per produrre risultati competitivi a livello internazionale.

“Ricordiamo il professor Dulbecco come un grande uomo – ha dichiarato il Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti – in grado di offrire contributi importanti non solo per ciò che riguarda gli ambiti di intervento della Fondazione legati alla ricerca scientifica, nei quali certamente eccelleva; mostrava grande interesse per l’ampia attività della nostra Fondazione, mantenendo una profonda attenzione verso le questioni che riguardavano i giovani, non solo i giovani ricercatori, ma più in generale i ragazzi; ricordiamo in modo particolare la sua sensibilità verso le problematiche legate al disagio giovanile. Di lui ci mancherà soprattutto la capacità di trasmettere, al contempo con autorevolezza e semplicità, non solo ai colleghi, ma anche ai collaboratori della Fondazione un modo di lavorare sempre attento ai bisogni della scienza e della ricerca, senza dimenticare che essa deve essere davvero al servizio dell’uomo.”

Ecco alcuni stralci di una intervista esclusiva al prof. Renato Dulbecco realizzata da Fondazione Cariplo per il progetto NOBEL.

DAL PROGETTO GENOMA AL PROGETTO NOBEL
 
 
 
QUANTO SONO IMPORTANTI LA COLLABORAZIONE E L’INTERDISCIPLINARIETA’ PER LA RICERCA, OGGI?
 
 
 
QUALI SONO LE OPPORTUNITA’ PER I GIOVANI RICERCATORI NEL PROGETTO NOBEL?
 
 
 
COME VEDE IL FUTURO DEL PROGETTO NOBEL?
  

Campagna Italiana per il Sudan in collaborazione con ISPI, Mani Tese, ACLI e CICMA, invita alla presentazione di “Diritti e risorse nel Corno d’Africa”, un dossier di approfondimento sul diritto alla terra, all’acqua e al cibo in una delle aree più instabili e a maggior rischio alimentare del pianeta, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, Comune di Milano e Comune di Genova. Pubblicato in versione elettronica, il dossier sarà distribuito in cd-rom nel corso della presentazione e verrà postato sul sito della Campagna italiana per il Sudan, di Mani Tese e di altre organizzazioni membre della campagna. Sulla base del dossier verranno anche costruiti dei percorsi di educazione alla mondialità nelle scuole.

Appuntamento il 7 febbraio alle ore 17.30 presso l’ISPI, in via Clerici 5, Milano.

Interverranno:

Giovanni Sartor, rappresentante Campagna Italiana per il Sudan e responsabile Africa Mani Tese
Franca Roiatti, giornalista e autrice del libro “Il Nuovo Colonialismo. Caccia alle Terre coltivabili”
Emanuele Fantini, ricercatore presso l’Università di Torino e autore di "Acqua privatizzata? Economia politica e morale”
Giosuè De Salvo, capo area advocacy e campagne Mani Tese

Modera Prof. Gian Paolo Calchi Novati, ISPI

Per iscrizioni:
ispi.eventi@ispionline.it
tel. 02 86 93 053

VOCE – La Casa del Volontariato di Milano sta per diventare una realtà. Il 3 Febbraio, Ciessevi e Comune di Milano, promotori del progetto, hanno presentato ufficialmente alla città, nella cornice della Sala Conferenze di Palazzo Reale, questa grande iniziativa solidale, che nasce anche grazie al contributo di un milione di euro di Fondazione Cariplo.

VOCE sorgerà in Viale Monte Grappa 6/a, dentro un edificio storico di tre piani più interrato, sottotetto e giardino esterno, inutilizzato da 12 anni. All’interno ospiterà un Info-point sui temi del volontariato e il Servizio di Orientamento al Volontariato rivolto ai cittadini, sale per incontri ad utilizzo delle associazioni di volontariato e di terzo settore milanesi, la Scuola di Formazione del Volontariato gestita in collaborazione con istituzioni, università, enti e associazioni, una Biblioteca-Centro di documentazione, un bar caffetteria e un giardino all’aperto. Inoltre, diventerà sede dell’Ufficio Volontariato, dello Sportello Scuola Volontariato (realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale), dello Sportello Unico del Volontariato (accesso per pratiche amministrative e consulenze) e di molte associazioni locali.

In fase di ristrutturazione, VOCE dovrà garantire la tracciabilità dei costi delle opere e dei prezzi delle materie prime utilizzate. Per le aziende, invece, ci sarà l’obbligo di assicurare trasparenza, sicurezza e rispetto della normative sui rapporti di lavoro e l’impiego di manodopera svantaggiata, con massimo attenzione ai soggetti deboli.

VOCE è frutto di un processo esemplare di Progettazione Partecipata che ha visto coinvolti in tre workshop e un forum i rappresentanti di Organizzazioni di Volontariato, dei Soci di Ciessevi e i lavoratori di Ciessevi, del Coordinamento Regionale CSV e del Comune di Milano.

www.voce.milano.it

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